Sabato scorso mi sono svegliata (non proprio di buon’ora) con
il pensiero di dover consumare della scarola rimasta nel cassetto del frigo dal
sabato precedente perché buttare le cose proprio mi dispiace.
Ok, me la spadello con
uvetta e pinoli... perfetto...che ci mangio insieme? Carne non c’è... pesce
tanto meno... piove non mi va di uscire... non ho neanche un uovo... certo
dovrei andare a fare la spesa.
Caffè...
Va bene, finisco il
caffè... mi faccio una doccia veloce, m’infilo la tuta e vado altrimenti si fa
troppo tardi. Dal contadino oggi non mi va... piove... faccio un salto al super
poi magari rinforzo in settimana. Bene.
Libro... Nessuno è indispensabile di Peppe Fiore (a
proposito non c’entra molto con l’argomento di questo blog ma se vi capita,
leggetelo), passa mezz’ora e ancora libro... un altro quarto d’ora e ancora sto
lì con il libro in mano. Quanto mi piace trovare inaspettatamente Roma nei
libri e perdermi!
Doccia…
Tuta…
D. “perché non andiamo a vedere se troviamo un vaso per
l’ulivo?”
Io “ok, ma poi io devo andare al super”
D. “va bene ce la facciamo”
E’ già mezzogiorno inoltrato quando arrivo al supermercato...
Il parcheggio sembra un girone dell’inferno con gente che corre e signore in
SUV che creano il panico aspettando che una vecchietta arrivi alla macchina,
carichi la spesa aiutata dall’immancabile ragazzo-gliela-porto-io-signora,
litighi con quest’ultimo sull’adeguatezza o meno dell’euro nel carrello come
pagamento per il servizio, per poi convenire sul fatto che si, l’importo è
congruo... e finalmente esca dal parcheggio!
Mamma mia e che è sta
mattina! Ma non potevo andare dal contadino!
Mi dirigo dal macellaio... prendo il numeretto 84 stanno al
65... 19 numeri! DICIANNOVE numeri!!
Perché non sono andata dal contadino…
perché??? Quel libro… che poi neanche lo capisco!
Decido che avrei atteso pazientemente il mio turno davanti
dal bancone.
La signora con il fortunato 65 vuole 200 gr di spezzatino, perentorio il
macellaio:
“ma che è per gatto Signo’?”
Però se vado in
palestra dopo è meglio mangiare un po’ di pasta... potrei metterci la scarola!
Siiiiiii...
Signora: “Perché è poca?”
Macellaio: “Embè!”
Signora: “allora faccia tre etti...”
Macellaio: “ma è solo per lei?”
Signora: “No, per quattro”
Il macellaio decide di non infierire.
E poi che ci posso
mettere? Ci sciolgo della mozzarella? A me sta mozzarella sulla pasta asciutta
non mi fa impazzire....
Il 66 voleva della noce di manzo che invece era pezza di
vitella.
Scamorza?
Il 72 del petto di tacchino per fare gli straccetti (?) ma
tagliati a mano
Ma i paccheri di
Gragnano comprati da Eataly sono finiti?
Il 75 degli stracetti di manzo ma senza grasso: “e quello che
è?”
Macellaio: “quello è bono signo’”
Intanto direi un’alicetta, due capperi,
aglio...
l’80... un petto di pollo a bocconcini, 600 gr di fettine di
manzo, 700 gr spezzatino di vitella, 3 costate di manzo...e per questa
settimana dovremo essere a posto...
Macellaio: “Ammazza e quanti siete!”
L’80: “Scusi?”
Macellaio “No, niente”
Se la faccio al pomodoro? No, la scarola
col pomodoro non si può sentire.
L’81 era uno trio, papà più figlia dodicenne circa e figlio
sedicenne con un atavico odio per il grasso.
Macellaio: “Eh ma poi da Mc Donald’s ce vai...eh”
Figlio dell' 81 “Quella mica è carne!”
Come dargli torto... macellaio zittito!
Ma se torno all’uvetta
e pinoli? No la pasta agrodolce non mi pare una buona idea.
Intanto è arrivato il mio turno
84: “Ma la costata di manzo è finita?
Macellaio: “Eccola.”
... quello è vitellone...
Ma non glielo dico, sono stanca, ho passato quarantacinque minuti
in piedi ad aspettare 19 interminabili richieste assurde... ho solo voglia di
uscire e mangiare il mio piatto di pasta con la scarola...
E vongole!!!!
Ora la ricetta... ingredienti per due persone
220 gr di paccheri
1 scarola
400 gr di vongole
1 alice sottolio
4 capperi
1 spicchio d'aglio
Olio
Sale (se serve)
Peperoncino secondo i gusti
Pulire la scarola, lavarla e tritarla. Aprire le vongole in una padella e metterle da parte insieme all'acqua che tireranno fuori. Nella stessa padella scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio e il peperoncino (Mi raccomando di non farlo soffriggere altrimenti la pasta saprà solo di aglio). Togliere sia aglio che peperoncino, far sciogliere l'alice, aggiungere la scarola e farla appassire a fuoco vivace.
Tritare i capperi e buttateli in padella insieme alla pasta.
La pasta è meglio scolarla quando ancora mancano 5 minuti.
Aggiungere l'acqua delle vongole e ultimare la cottura della pasta.
Servire aggiungendo le vongole.