Di
questo ristorante prima di tutto mi ha conquistata il nome, mi fa pensare ai salotti letterari francesi che un
tempo, quando la televisione era ancora fantascienza, servivano per
diffondere idee politiche. Entrando, l'ambiente che ci si trova davanti
non è quello di un fumoso ritrovo parigino e forse è meglio così ... Salotto
culinario è uno spazio arredato con gusto dove si viene accolti in un'atmosfera
piacevolmente rilassata, quella appunto di un salotto.
Lo chef si chiama Dino
De Bellis e questo è il menù con cui ci ha deliziati e piacevolmente
sorpresi.
Siamo
stati accolti con pane caldo e olio. Quest’ultimo aveva lasciato il frantoio un
paio di settimane prima quindi più vicino ad una spremuta d’olive. Strepitoso.
Il pane e i grissini ottimi, tanto che riescono in quello che credo sia
l'intento dello chef: ben predisporre il cliente.
Amuse-bouche:
tartare di ricciola e piccola quenelle di ricotta.
Antipasto:
carpaccio di gamberi con germogli di piselli e aglio. Che dire? Eccezionale!
Gamberi freschi, presentazione curata ed elegante, equilibrio perfetto dei
sapori... ne avrei mangiati altri sette uno di seguito all'altro, senza
stancarmi.
Primo
piatto: spaghettone allo scoglio con limone e granella di pistacchio. Il piatto
è stato cucinato con una grande maestria: la pasta è stata risottata alla
perfezione e poi, senza darlo per scontato, era ricco di pesce. Personalmente
avrei preferito che il profumo di limone fosse un po’ meno
presente.
Secondo
piatto: trancio di ricciola e caponata di melanzane. Prima di tutto chiedo
scusa per la foto che non rende giustizia al piatto. Ricciola appena scottata
così da non essere secca. Lasciata giustamente neutra in modo che
l'abbinamento con una caponata di melanzane intensa di sapore fosse
equilibrato. L'unico neo sta nella scelta delle melanzane poiché non di
stagione, ma era buona e quindi va bene così.
Primo dessert: Mont Blanc a "modo mio". Troppa panna
rispetto alla crema di marroni e alla meringa.
Secondo dessert: Pera cotta all'anice su panna acida e caramello
salato. Buono. La pera non sfatta dalla cottura ma ancora ben compatta, il
caramello salato (anche se ultimamente un po' inflazionato) molto piacevole e
la crema, per me superflua. C'è da dire però che chiudeva un pasto ricco e
forse non era lei ad essere superflua bensì io ad essere sazia.
Ottimo il rapporto qualità prezzo. Invitanti le tre proposte
degustazione: una di carne a 35€, una di pesce a 45€ e una terza che li
prevede entrambi a 55€. Per essere a Roma (anche se fuori dal Raccordo
Anulare) vi assicuro che è più che accettabile. Soprattutto tenendo conto delle
porzioni e della qualità!
Piccolo consiglio:
chiedete di terminare la serata prendendo l'amaro o il caffè seduti sul
divano... potrete rilassarvi davanti al camino a bioetanolo e, se ve ne
innamorerete, potreste addirittura comprarlo! Salotto Culinario è infatti anche
uno showroom del mobilificio che ha sede nello stesso edificio... simpaticamente
diabolica la mente che ha avuto l'idea!
Forse
non farà la Rivoluzione che avevo immaginato dal nome, ma sicuramente vale la
pena stare a sentire quello che Dino De Bellis ha dire con i suoi piatti.
Giudizio Complessivo: 1 lacrimuccia
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