martedì 23 ottobre 2012

Eataly Roma - le mie personalissime impressioni


Mi sono concessa il lusso di andare da Eataly Roma due volte prima di mettere a fuoco un' opinione e purtroppo la seconda non ha fatto altro che confermare le impressioni della prima.


Appena varcata la soglia ho avuto subito la sensazione di essere l'ultimo piccolo ingranaggio di una grande macchina per fare soldi... tanti soldi. Fatto non sbagliato per principio, ci mancherebbe.

La cosa però puzza un po' di bruciato, almeno al mio naso, quando si comincia a parlare di piccole realtà produttrici, mangiare slow e di un cibo che sia sano, pulito e giusto (http://www.eataly.it/index.php/mondo-eataly/chi-siamo/).


Ma andiamo per gradi.

Prima di tutto bisogna dire che se noi romani siamo un popolo di gente annoiata che va dietro ogni piccola moda non è certo colpa di Eataly. Il fatto quindi che risulti essere un posto caotico e disordinato è in parte attribuibile ad un'attitudine dell'utente. 
Certo però che il funzionamento dei ristorantini contribuisce a far sì che l'utente sia un po' disorientato. Molto candidamente la procedura dice: trova un tavolo libero, ordina alla cassa, al resto pensiamo  noi... la mia esperienza purtroppo non è stata esattamente riassumibile in tre righe.


Innanzitutto bisogna avere molto chiaro già da casa quello che si vuole mangiare: carne, pesce, pizza, pasta o altro perché i ristorantini di Eataly sono tematici. Una volta capito di cosa si ha voglia bisogna individuarlo all'interno, trovare il menù (te pare facile) e decidere.
A quel punto si può passare alla ricerca del tavolo libero. Una volta trovato (e non è detto che sia propriamente vicino al ristorantino che si é scelto), farlo proprio, capire che è numerato e non lasciarlo mai più! 
Si perché almeno uno dei commensali deve rimanere a presidiare il tavolo mentre gli altri si dividono le ordinazioni fra carne e pesce o pasta e fritti, vanno alle rispettive casse nella speranza di non dimenticare durante il tragitto il numero del tavolo, fanno una discreta fila (se è l'ora di punta) e pagano...
A quel punto pensi di avere una certezza cioè quella di essere servito con le pietanze che hai appena ordinato invece no... se uno dei commensali ha deciso di ordinare cose su un piano diverso rispetto alla posizione del tavolo se le deve portare al tavolo da solo!! Cosa??? Ma non dovevate pensare a tutto voi???
A quel punto nella mia testa è saltato subito un nome... mc donald's! Strano vero? In un posto che in teoria dovrebbe divulgare la cultura opposta.

Il cibo comunque alla fine è arrivato sul nostro tavolo non tutto nello stesso momento (ovvio visto che parte da postazioni diverse) in un'atmosfera quanto mai lontana dallo slow food di cui Eataly avrebbe dovuto essere la roccaforte, neanche minimamente confrontabile con una qualsiasi delle buone osterie presenti sul territorio italiano.

In rapida successione nelle due visite abbiamo ordinato:
Tartarre di carne, piatto non fotografato perché sconfortante. Apprezzabile il fatto che fosse tritata al coltello ma nulla più... totalmente scondita, con accanto una piccola piramide di sale di guerande e qualche foglia di un'imbarazzante insalatina.

Insalata di mare: senza infamia e senza lode.



Frittura calamari e gamberi: sicuramente ne ho mangiate di migliori. Alcuni calamari erano pressoché crudi.


Burro e alici: piccolo ritorno al passato, alla merenda preparata dalla mamma... ma l' aspetto e la pulizia del piatto erano disarmanti.


Calamari alla griglia ripieni di pane e pesce azzurro: anche qui l' aspetto non mette certo appetito. Aggiungo un piccolo commento sul prezzo: 14,50 € per 2 calamari, 3 foglie di radicchio, mezzo pomodoro e l' idea di un pesce azzurro mi pare veramente troppo!


Gamberi alla griglia con cous cous e verdure grigliate: gamberi veramente buoni e cotti egregiamente, cous cous insapore mentre faccio finta che le verdure grigliate se le siano dimenticate.


Come cucina non credo che ci si possa riferire ai ristorantini di Eataly come l'eccellenza italiana ma dando per assodato che la quantità sia inversamente proporzionale alla qualità la cosa non mi stupisce. La friggitoria pare faccia circa 850 coperti al giorno ed è umanamente  impossibile che tutti vengano eseguiti alla perfezione! 
Mi sono ripromessa di provare anche il ristorante Italia per avere quadro completo della situazione.

Finisco le critiche con due foto che parlano da sole... Il Buondì??? 


la pasta Garofalo????


Allora ditelo che ci volete prendere in giro e uno si mette l'anima in pace!

Ci sono anche delle cose positive in Eataly, ci mancherebbe. Prima fra tutte, almeno per me, i dolci di Montersino. Dopo anni passati ad imparare le poche cose che so di pasticceria attraverso le sue trasmissioni, ho finalmente avuto la possibilità di assaggiare qualcosa. Non ha deluso le mie aspettative sia nell' aspetto che nel gusto.

Dai colori sgargianti ma dai sapori equilibrati: la torta arlecchino. Pan di spagna di riso, mousse di limone e gelatine di frutta, la definirei leggiadra.


Il pane di Eataly fatto con le farine del mulino Marino: eccezionale!
Viene distribuito su ogni tavolo facendotelo passare per regalo quando invece ci sono ben 2 euro per il servizio... pagato anche quando mi sono portata il vassoio da sola! ops... ma non avevo finito con le critiche?


Facciamo che quello che è, secondo me, il lato positivo di Eataly ve lo racconto nel prossimo post...

Vi lascio con l'ultimo ricordo della mia seconda visita. Mentre sto uscendo mi imbatto in un ragazzetto romano che sorpreso e deluso di ciò che i suoi occhi hanno appena scoperto dice con intonazione fortemente romana all'amica: 
"aoh ma che è un supermercato????" 
Ebbene si, ragazzo mio, è solo un supermercato! 




 


domenica 7 ottobre 2012

Cous cous con verdure e gamberetti

Quando, come me stasera, avete voglia di un po' di leggerezza per riprendervi da qualche stravizio culinario questa è la ricetta ideale.


Ingredienti per 4 persone:

250 gr di cous cous precotto
250 gr di acqua
20 gamberetti
300 gr di piselli
2 zucchine
4 carote
4 foglie di basilico
olio sale e pepe


Per il cous cous si porta ad ebollizione l'acqua salata, si spegne il fuoco e vi si versa il cous cous che l'assorbirà tutta gonfiandosi. Aggiungere un filo d'olio e sgranarlo di tanto in tanto mentre si preparano le altre cose in modo tale che non si compatti. 

Sia le verdure che i gamberetti sono cotti al vapore. Per praticità è meglio tagliare sia le zucchine che le carote a cubetti piuttosto piccoli in modo tale da poter avere lo stesso tempo di cottura dei pisellini (circa 8 minuti).

Si uniscono tutti gli ingredienti e si condiscono  con olio, sale e poco pepe.