domenica 22 luglio 2012

Linguine al pomodoro


Che cosa si può dire su un piatto di pasta al pomodoro?

Innanzitutto si potrebbe cominciare col dire da dove vengono i pomodori: farmer market di testaccio a Roma (che fortunatamente nonostante innumerevoli polemiche ad oggi è ancora aperto) poi, altra cosa da dire è che non sono quelli che di solito si utilizzano per fare un sugo, ho deciso infatti di usare dei pomodori non ancora maturi.

Mentre la preparavo mi stavo ancora arrovellando nel dubbio se mettere dello zucchero per ridurne l’acidità o meno quando, nel concitato momento di risottare la pasta (momento meno indicato non ci sarebbe) la mia mente si è ricordata della feta e della rucola comprate il giorno prima.
Con uno scatto felino mi sono lanciata sul frigo, ho strappato la confezione della feta e ne ho sbriciolata metà. Ho sciacquato qualche foglia di rughetta e l’ho tritata velocissimamente e non troppo finemente al coltello.

Mentre nella padella la pasta aveva quasi assorbito tutta l’acqua, ho aggiunto la feta che si è sciolta a formare una crema. Ho spento il fuoco e, tirando fuori dai polmoni tutta l’aria trattenuta fino a quel momento, ho aggiunto la rucola.

Ed eccola qua, una piuttosto acida pasta al pomodoro.


Buona… nota per future sperimentazioni: provare con della ricotta.

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