Partirei
da una considerazione: quante volte nella vita ci si ferma davanti a qualcosa
pensando sia un ostacolo troppo grande da sormontare? Almeno a me è capitato
innumerevoli volte ma non stasera.
Stasera
mi sono fatta coraggio e armata di un’ottima padella antiaderente (perché per
affrontare le difficoltà bisogna prima di tutto essere attrezzati) ho fatto i rösti.
L’abbinamento
con il salmone è abbastanza classico, le zucchine servono invece a spezzare la
monotonia di un rapporto consolidato. Quindi diciamo che per 4 persone le dosi
sono:
3
patate
4
zucchine romanesche (piccole)
200
gr. di salmone affumicato
Succo
di mezzo limone
Finocchietto
Olio
Sale
Io
ho cominciato tagliando le zucchine sottili sottili con la mandolina (altro
attrezzo indispensabile se si vuole vincere la sfida) e le ho fatte marinare mezz’ora
con succo di limone, olio, sale e finocchietto.
Ho
cambiato poi lama alla mandolina e ho tagliato a julienne le patate per poi
condirle con un filo d’olio, sale e pepe. Ho messo sul fuoco vivace la padella
antiaderente oliando tutta la superficie. Quando l’olio si è scaldato, vi ho
adagiato quattro mucchietti di patate (non saprei definirli diversamente) che
poi ho delicatamente schiacciato uniformando lo spessore.
A
questo punto la cosa fondamentale è crederci!
Quando
l’olio ha cominciato a sfrigolare ho abbassato la fiamma e ho aspettato finché
la parte sotto si è dorata.
A
quel punto facendo leva su tutta la mia autostima con decisione li ho girati.
Colore
e consistenza perfetti… che dire? Non è quindi la magia a tenere insieme le
patate?
Una
volta pronti i rösti basta comporre il piatto con un po’ di salmone e le
zucchine.
Ottimo
antipasto secondo me da servire con il rösti ancora caldo.